IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
Comuni : 56, di cui 24 in Lucania e 32 in Calabria
Superficie : circa 196.000 ettari
Istituzione : D.P.R. 15/11/1993
Sede amministrativa : Rotonda (Pz)
Descrizione fisica : territorio montuoso che comprende tre
sistemi
principali di rilievi (il massiccio del Pollino, i monti dell'Orsomarso e
il
monte Alpi).
Maggiori cime : Serra Dolcedorme (2.267 mt.); Monte Pollino
(2.248 mt.); Serra del Prete (2.180 mt.); Serra delle Ciavole (2.130 mt.);
Serra di Crispo (2.053 mt.)
Geologia : l'impalcatura centrale del massiccio è costituita da
rocce
calcareo-dolomitica è affiancata da formazioni rocciose originatesi per
accumulo di sedimenti sui fondali marini (flysch in cui si alternano
argille, marne, arenarie, argilliti ecc.).
Paleontologia : i fossili sono numerosi ed interessanti; visibili
sono le rudiste molluschi marini vissuti fino a 60 milioni di anni fa, mentre
nella valle del Mercure è stato rinvenuto lo scheletro di un elefante (elephas antiquus italicus).
Storia, cultura e arte : l'area del Pollino fu frequentata fin dal
Paleolitico;
In epoche successive vi fu un continuo avvicendamento di colonizzatori e conquistatori di diversa provenienza.
La grotta del Romito (abitata 11.000 anni fa) è un importante sito
preistorico (Papasidero), dove all'ingresso della grotta è inciso nella
roccia la sagoma di un Uro (Bos primigenius).
Tra i monumenti possiamo citare il castello aragonese di
Castrovillari, il castello di Isabella Morra a Valsinni e il centro storico di Laino
Castello (paese completamente abbandonato); mentre molto suggestivi sono i luoghi di culto come la chiesa di S. Maria di Costantinopoli a Papasidero, il santuario delle cappelle a
Laino Borgo, il santuario delle Armi a Cerchiara di Calabria e il santuario
della
Madonna del Pollino nel comune di San Severino Lucano. Nel territorio del Parco sono presenti comunità di origine albanese che hanno conservato lingua, riti, usi e costumi della propria terra di
origine.
Flora : nel vasto territorio del Parco si sviluppano diverse
associazioni
vegetali legate alla variabilità di alcuni fattori ambientali come la
natura
del suolo, il clima e l'altitudine e i versanti.
Dal basso verso l'alto si susseguono diverse fasce di vegetazione;
la macchia mediterranea è maggiormente presente nelle zone più calde,
mentre salendo di quota la vegetazione è costituita da querceti,
castagneti aceri e carpini, ecc. Raggiungendo quote intorno ai 1.200 mt. la vegetazione è dominata dal faggio che in alcuni versanti è misto ad abete bianco.
Il
Pino Loricato |