A San Severino sono ancora vive le tradizioni che mantengono inalterate da anni le numerose specialità della cucina locale, legata ai sapori di un’arte “povera” e genuina che ben si concilia con l’armonia della montagna.
Qui ogni prelibatezza assume caratteri unici per gusto e autenticità.
Nel mese di agosto, la Pro Loco del Pollino di San Severino Lucano, promuove un itinerario gastronomico, lungo i vicoli del paese, che ha l’intento di far rivivere e degustare agli ospiti e anche agli stessi sanseverinesi, tutti i piatti tipici realizzati seguendo le ricette più antiche.
L’evento per eccellenza, atteso per un anno intero, è una vera e propria “festa” che si tiene quando, nei mesi invernali, si ammazza il maiale (u puorc’); il maiale rappresenta l’elemento basilare della cucina locale.
Si preparano: salsicce, soppressate, prosciutti, capicolli, frittuli e il tipico dolce al “sanguinaccio”.
Tra le numerose specialità segnaliamo tra i primi piatti:
– I “rascadietti”: orecchiette fatte a mano.
– “Lagane e fasul'”: tagliatelle e fagioli.
– “Pasta ca muddrica”: pasta a mano con mollica di pane agli aromi.
– “Rucculi”. pasta a mano realizzata con “u firriett'”
Per quanto concerne la carne, naturale con animali allo stato brado che pascolano nei pianori del Pollino, segnaliamo il capretto al forno, agnelli e vitelli alla brace.
Inoltre specialità assolute sono le “mazzacorde” (interiora con aglio, prezzemolo e peperoncino), il “suffritto” (fegato e interiora varie al sugo).
Rinomati anche i formaggi degli allevamenti del Pollino, genuini e ottimi per qualità: pecorino, caciocavallo, ricotta fresca, “caso quagghino”.
Da ricordare anche i vini locali, senza conservanti e specialità quali “cannariculi”, “cauzun’ chi vete”, currieddi” e “cicirata”.