SAN SEVERINO LUCANO [.com]

Festa della Madonna del Pollino 4/5/6 luglio 2014

Nel primo fine settimana (venerdì, sabato e domenica) di luglio si svolge la parte più importante di questa festa devozionale in onore della Madonna del Pollino, da giugno custodita nel Santuario sul monte.
Molti fedeli, provenienti dalla Basilicata e dalla Calabria, raggiungono il Santuario della Madonna del Pollino, sia in automobile, sia a piedi lungo gli antichi tratturi montani. Dopo l’omaggio alla Madonna custodita nel Santuario, al proprio arrivo, è il momento degli incontri, dei saluti e dello scambio di prodotti tipici.
I tre giorni di permanenza nel Santuario sono scanditi da momenti celebrativi, devozionali e folcloristici precisi dettati dalla tradizione:
•    Venerdì (pomeriggio) tutta l’area inizia ad animarsi di molti piccoli eventi che coinvolgono questa comunità temporanea di fedeli. Si diffonde il suono delle zampogne, delle surduline (una particolare zampogna diffusa soprattutto nell’area del Pollino e dell’alto Jonio, di piccole dimensioni), degli organetti e dei tamburelli. I suonatori vanno al Santuario, eseguono suonate e danze devozionali davanti alla Madonna, per poi ritornare all’accampamento, dove è consuetudine portare i “suoni” ai più anziani della comunità, che partecipano attivamente, suonando, cantando o ballando e che, per tradizione, ricambiano la visita dei suonatori e dei danzatori con insaccati, carne arrostita e vino. Quando è sera la montagna si illumina dei fuochi, sui quali, per tradizione, i pellegrini cuociono la carne. Nel frattempo, all’interno del Santuario, i devoti continuano a rendere omaggio alla Madonna. Alcuni, rimangono in chiesa per vegliare per tutta la notte rivolgendosi a Maria Vergine con preghiere, litanie e canti.

•    Sabato: durante la mattina l’area intorno al Santuario, si affolla gradualmente di fedeli. Alle ore 11.00 esce dalla chiesa, la processione: sulla dorsale, tra le valli del fiume Frido e del Sinni, la Statua della Madonna del Pollino benedice il “popolo lucano” e poi, dall’altro versante, il “popolo calabrese”. La processione si svolge lungo le strade della montagna, preceduta dal clero e dalle donne con le cinte e seguita dai suonatori, ad ogni “poggiata” (sosta) i fuochi pirotecnici salutano la Madonna. Durante le fermate, i fedeli manifestano apertamente le motivazioni personali che li hanno spinti ad effettuare il pellegrinaggio: c’è chi rivolge richieste, chi ringrazia per la grazia ricevuta ed altri espiano una colpa. Alle 13.00, termina la processione con il rientro della statua nel Santuario dove rimarrà per tutta l’estate. I fedeli ritornano nell’accampamento per il pranzo. Per tutto il pomeriggio e la notte del sabato la convivialità e l’allegria dominano la comunità temporanea dei fedeli.

•    Domenica, dopo aver salutato la Madonna e aver raccolto le proprie cose ed oggetti devozionali i pellegrini si avviano per rientrare nelle località di provenienza.

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