SAN SEVERINO LUCANO [.com]

Analfabetismo informatico in Basilicata? Internet aiuta molto

[del Sac. Camillo Perrone]

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La nostra é per eccellenza la società affluente tecnotronica, dove la microelettronica é regina. La società delle meraviglie informatiche. La vita quotidiana professionale, familiare é sempre maggiormente popolata di nuovi inquilini: efficienti e costosi aggeggi elettronici: il cellulare, il videotelefono, la televisione satellitare, il videoregistratore, cd/rom, il masterizzatore… e sta arrivando di gran carriera l’era della digitalizzaaione… Invasione pacifica ma inesorabile.
Computer sempre più avveniristici. Oggi chi non sa usare il pc è praticamente tagliato fuori da qualsiasi sviluppo professionale e chi si aspettava che il programma «Un computer in ogni casa», attivato quindici anni fa dalla Regione, avesse prodotto risultati anche sul fronte dell’apprendimento si rende conto che le sue erano previsioni troppo ottimistiche. In un Paese, l’Italia, in cui due cittadini su tre non sanno usare il computer, la Basilicata si colloca nei bassifondi della classifica nazionale redatta nel Rapporto su innovazione e tecnologie digitali in Italia dell’Ufficio studi del ministero. Purtroppo il 57% dei lucani è analfabeta informatico.
A parte questa negatività e criticità lucana ci chiediamo: ora che le tecnologie costituiscono la normalità per i ragazzi di oggi, che tipo di azione educativa dovrebbero intraprendere i genitori per minimizzare i pericoli e cogliere tutti i vantaggi dell’era digitale? Ai genitori e agli educatori spetta dare la debita risposta
Papa Francesco invia i suoi messaggi Twitter via internet.
Autenticità, immediatezza, semplicità: questo lo stile di Papa Francesco che si riflette in una formula di comunicazione sintetica e sobria. I Tweet, che da qualche tempo sono divenuti un aggiornato genere di trasmissione di pensiero, sembrano adattarsi bene al modo di fare e di essere di questo Pontefice, autentico e privo di retorica. La profonda comprensione del messaggio evangelico e delle vicende umane si fondono in una soluzione comunicativa che in poche parole racchiude potenti e grandi messaggi.
Quindi la Chiesa nella sua sollecitudine materna riconosce che gli strumenti della comunicazione sociale, se bene adoperati, offrono alla famiglia umana grandi vantaggi. Essendo stata fondata da Cristo Signore per portare la salvezza a tutti gli uomini…. ritiene suo dovere servirsi anche degli strumenti della comunicazione sociale per predicare l’annunzio di questa salvezza.
Con i mezzi di comunicazione sociale non c’è luogo al mondo che oggi non possa essere raggiunto e quindi non essere soggetto all’influsso della cultura mediatica e digitale che si struttura sempre più come il «luogo» della vita pubblica e della esperienza social.
Il computer vera superstar di questa nuova era. Si stanno studiando macchine sempre più intelligenti, con alla base dei “microchip” neurali modellati sul cervello umano.
Dal matrimonio tra informatica e telecomunicazioni nasce la telematica, con la possibilità di comunicare in tempo reale e di accedere alle banche dati disponibili per tutti attraverso le autostrade informatiche (video on line, ISDN, IUNET, Interbusiness, Infobahn, ecc.).
Una domina su tutte: Internet, la madre di tutte le reti informatiche che ormai fascia il mondo intero, anche le più sperdute isole e le foreste!
E perciò l’uomo dovrebbe sentirsi più sicuro, meno ansioso, agevolato in tutto.
All’uopo urge vigilare perchè il digitale terrestre avunque possa funzionare. E’ l’appello che viene da un piccolo centro (San Severino Lucano).
Evitare l’abbandono delle zone marginali, quelle cioè che a causa della loro distanza dai centri urbani sono più svantaggiate sia sotto l’aspetto infrastrutturale (trasporti e comunicazioni) sia sotto quello dei servizi, si accolga quindi la petizione “Digitale Mediaset”.
Gli operatori cristiani della comunicazione sociale debbono, in particolare, farsi voce di chi nella società non ha voce, soprattutto di fronte al potere. La visuale cristiana della società non è una visuale anarchica. Riconosce il necessario ruolo del potere. Il potere, però, nella visuale cristiana è responsabile, è servizio mirato a promuovere il bene comune, il quale consiste in quella condizione strutturale, oggettiva che consente a ogni uomo di realizzare la sua vocazione sia spirituale che temporale.
Don Camillo Perrone

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